Signore Gesù, anche quest’anno con l’Avvento ci stiamo preparando al
Natale. Stiamo vivendo giorni preziosi che troppo spesso non sappiamo
valorizzare, perché oppressi dalle troppe cose da fare.
La tua nascita, che ogni anno si rinnova per noi , ci coglie poco preparati.
E’ come se tutti avessero cose più importanti a cui pensare. Siamo
diventati, senza volerlo, come il re Erode che vede in te un pericoloso
concorrente da eliminare.
Anche lui aveva affari più importanti da trattare e non aveva tempo per
accogliere con gioia l’Emmanuele, il Dio che viene solo per amarci e
donare poi la sua vita per noi. Rifiutando la luce, rimarrà al buio.
I pastori invece con una fede semplice ma autentica, vanno ad adorare il
bambino Gesù. Vedono un quadro familiare che non crea imbarazzi, ma
anzi suscita stupore e gioia.
PATER – AVE – GLORIA
Anche i Magi, venendo da molto lontano riconoscono in quel bimbo il
Figlio di Dio e adorandolo offrono oro, incenso e mirra. Vengono
seguendo la stella e compiono il loro cammino di fede.
Oggi i nuovi adoratori siamo noi e ci viene chiesto di riconoscere quel
bambino come figlio di Dio per accoglierlo nella nostra vita e adorarlo.
La vera orribile disgrazia sarebbe rifiutarlo come hanno fatto gli
albergatori con Giuseppe e Maria.
<<Ci dispiace ma è tutto occupato>>! Già siamo talmente occupati e
preoccupati, che Gesù capita come un ospite importuno alla porta
quando solo l’educazione ci trattiene dal cacciarlo via malamente.
Così facendo non c’è più Natale, ma solo Babbo Natale, cenone della
vigilia, regali spesso inutili da fare e ricevere, tregua dichiarata di una
falsa pace che non serve a nessuno e non cambia niente.
Gesù aiutaci a recuperare il vero natale; l’essenza profonda della tua
venuta tra noi. La gioia concreta per il Figlio di Dio che si fa carne e
viene per essere il Dio con noi. Insegnaci la riconoscenza, aiutaci a dirti
grazie, trasforma la nostra vita per essere un riflesso della tua luce.
PATER – AVE – GLORIA