“Spirito da grandi”,
questo il titolo dell’appuntamento che ha visto i cresimandi riunirsi al Palapanini.
Una domanda è stata al centro della festa e ha accompagnato lo spettacolo: cosa significa diventare grandi?
Significa essere alti, atletici e ben vestiti, significa avere tanti contatti e amici su Facebook ? È vero, queste cose danno gioia e fanno sentire bene. Ma qual è il vero metro della gioia? Non è la bilancia, che misura quanto siamo in forma, né il tabellone che ci dice chi vince e chi perde nello sport, né ancora il registro scolastico, perché anche prendere bei voti non è sufficiente per raggiungere la gioia. Il vero metro è dentro di noi ed è il nostro cuore: se amiamo abbiamo la gioia, se pensiamo solo a noi stessi abbiamo la noia.
Il vescovo don Erio Castellucci, che riprendendo il Vangelo di Giovanni “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi” ha fatto un augurio a tutti, che facciate entrare lo spirito nel vostro cuore, per amare ed essere amati»
Il vescovo si è poi rivolto ai genitori presenti:
«La più grande gioia per un genitore non è un grande successo scolastico né un importante risultato sportivo. Non importa se vostro figlio non è il migliore della classe, se non è un campione di calcio o se non ha tanti amici su Facebook. La più grande gioia è vedere i propri figli amati e capaci di amare. È questo il messaggio che ci dà Gesù. Non è sempre facile vivere nella gioia, perché le fatiche quotidiane sono tante, ma siete chiamati a dare questa testimonianza ai vostri figli e a trasmettergli questo valore: la capacità di amare e farsi amare».
tratto dall’articolo della Gazzetta di Modena