«Prima delle gambe e delle mani, è il cuore del cristiano che deve essere “in uscita”: altrimenti neppure le iniziative più aperte e coinvolgenti faranno incontrare Gesù»
La presentazione della Lettera Pastorale «Se tu conoscessi il dono di Dio…» (Gv 4,10), interamente ripercorsa dall’Arcivescovo secondo la scansione in sette capitoli, che evidenziano altrettanti modi nei quali Gesù si rivela alla Samaritana presso il pozzo di Sichem.
«Nelle prime comunità cristiane – ha detto Castellucci – non si spiegava il sacramento prima che esso fosse stato ricevuto, perchè si riteneva che in virtù del sacramento ricevuto fosse poi possibile comprenderlo appieno».
…significa anche prendere atto dell’avvenuta secolarizzazione della società italiana, a seguito della quale non è possibile limitarsi ad una catechesi fatta di concetti da apprendere, dando per scontata un’esperienza cristiana nei luoghi di vita dei bambini e dei ragazzi, che, nei fatti, è sempre più rara. Anche per questo, la continuità fra liturgia e iniziazione cristiana si impone come una necessità. Allo stesso modo, è necessaria un’integrazione dell’iniziazione cristiana con tutti gli ambiti della vita pastorale.
…sono stati presentati alcuni esempi, provenienti da diverse parrocchie, di come sia possibile fare iniziazione cristiana dando maggiore importanza alla celebrazione eucaristica domenicale, di collaborazione fra catechisti e volontari delle Caritas parrocchiali, di catechesi attraverso l’arte, il racconto e la musica.
Lettera pastorale 2019-20 (pdf)
Tratto da
www.chiesamodenanonantola.it